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Asl Na 3 Sud Assistenza sociale
La Legge 104/1992 prevede numerosi interventi finalizzati all'inserimento e all'integrazione delle persone con handicap, tra i quali:
- interventi di carattere socio-pedagogico, di assistenza socio-sanitaria a domicilio, di tipo economico a sostegno della persona H e della sua famiglia;
- servizi di aiuto personale ai cittadini con gravi disabilità e perdita dell'autonomia personale;
- affidamenti e inserimenti presso nuclei familiari;
- organizzazione e sostegno di comunità alloggio, case-famiglia e servizi residenziali;
- istituzione o adattamento di centri socio-riabilitativi ed educativi diurni, con valenza educativa, destinati a persone H che abbiano assolto all'obbligo scolastico e le cui residue potenzialità non consentano idonee forme d'integrazione lavorativa;
- adeguamenti delle attrezzature e del personale dei servizi educativi, sportivi, di tempo libero e sociali;
- organizzazione di attività extrascolastiche;
- contributi per la realizzazione o l'adattamento di alloggi di edilizia sovvenzionata e agevolata che risponda alle esigenze di assegnatari o acquirenti H, ovvero di famiglie tra i cui componenti figurano persone H in condizioni di gravità con ridotte o impedite capacità motorie.
 
La legge 104 presta particolare attenzione al servizio di aiuto personale rivolto a persone con gravi limitazioni dell'autonomia personale, delegando alle Regioni il compito di disciplinare i criteri di istituzione e funzionamento del servizio a livello locale. Per quanto attiene agli interventi a favore di soggetti H in condizione di gravità, si prevede che gli enti locali (i comuni, anche consorziati tra di loro e con le province, le comunità montane e le unità sanitarie locali) possono direttamente realizzare comunità alloggio e centri socio-riabilitatitivi, oppure sostenere economicamente quelli promossi da associazioni e organizzazioni del privato sociale.
La Legge 8 novembre 2000, n.328 - " Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" - detta importanti ed innovative disposizioni per la realizzazione di particolari interventi di integrazione e sostegno sociale, così descrivibili:
Progetti individuali per le persone disabili
Per realizzare la piena integrazione delle persone H in ogni ambito della vita sociale, i Comuni, d'intesa con le Aziende Sanitarie Locali, predispongono, a richiesta dell'interessato, un progetto individuale. Nell'ambito delle risorse disponibili in base al piano nazionale e a quello locale, esso comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del SSN, i servizi di cura alla persona, a cui provvede il Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
Sostegno domiciliare per le persone anziane non autosufficienti
Fermo restando le competenze del SSN in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell'ambito del fondo nazionale per le politiche sociali, determina annualmente la quota da riservare ai servizi a favore delle persone anziane non autosufficienti, per favorirne l'autonomia e sostenere il nucleo familiare nell'assistenza a domicilio.
Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari
Il sistema integrato di interventi e servizi sociali riconosce e sostiene il ruolo peculiare delle famiglie nella formazione e nella cura della persona, nella promozione del benessere e nel perseguimento della coesione sociale; sostiene e valorizza i molteplici compiti che le famiglie svolgono nei momenti critici e di disagio.
Conseguentemente, tra gli interventi che nell'ambito di questo sistema hanno carattere di priorità, la Legge annovera anche:
- prestazioni di aiuto e sostegno domiciliare, anche con benefici di carattere economico, in particolare per le famiglie che assumono compiti di accoglienza, di cura di disabili fisici, psichici e sensoriali e di altre persone in difficoltà, di minori in affidamento, di anziani;
- servizi di sollievo, per affiancare la famiglia nella responsabilità dell'accudimento quotidiano di persone bisognose di cure particolari ovvero sostituire i componenti più impegnati nella cura durante l'orario di lavoro.
- concessione di prestiti sull'onore a tasso zero (in alternativa ai contributi economici a carico dei Comuni) per sostenere le famiglie che hanno a carico soggetti non autosufficienti e con problemi di grave e temporanea difficoltà finanziaria.
I Comuni possono inoltre prevedere agevolazioni fiscali e tariffarie rivolte alle famiglie con specifiche responsabilità di cura. Con la legge finanziaria sono determinate misure fiscali di agevolazione per le spese sostenute per la tutela e la cura di familiari non autosufficienti o disabili.
Nel definire il sistema integrato dei servizi sociali, tra gli interventi che costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili la Legge indica:
- interventi per la piena integrazione delle persone disabili, secondo i progetti individuali definiti, a loro richiesta, dai comuni d'intesa con le Aziende Sanitarie Locali;
- realizzazione, per le persone H in condizione di gravità, dei centri socio-riabilitativi e delle comunità-alloggio, di cui all'art.10 L.104/92, e dei servizi di comunità e di accoglienza per quelli privi di sostegno familiare, nonché erogazione delle prestazioni di sostituzione temporanea delle famiglie;
- interventi per le persone anziane e disabili per favorire la permanenza a domicilio;
- interventi per l'inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza, residenziali e semiresidenziali di soggetti non assistibili a domicilio, a motivo dell'elevata fragilità personale o di limitazione dell'autonomia;
- informazione e consulenza per favorire la fruizione dei servizi e promuovere iniziative di auto aiuto.
 
Altri interventi assistenziali
 
  In base a norme statali:
Affidamento familiare
E' un intervento assistenziale previsto dal cod. civile (art. 403 e succ.), dalla Legge 184/83 e dalla successiva Legge 149/01 per i minori -anche H- che per diverse cause non possono essere assistiti nel loro nucleo familiare e che consente, in alternativa, l'accoglienza in una famiglia idonea e che ne abbia fatto richiesta.
L'affidamento si differenzia dall'adozione perché, innanzitutto, non vi è la perdita della potestà genitoriale ed è a carattere temporaneo, per fornire sostegno ai genitori in un periodo di difficoltà. La competenza di questo intervento è dei servizi sociali comunali, dei tribunali ordinari e del giudice tutelare.
Alloggi popolari
Il DPR 1035/72 e successivi provvedimenti prevedono che le famiglie con soggetti H siano facilitate nell'assegnazione di alloggi di edilizia popolare. Il DPR 384/78 (art.17) prevede, inoltre, che gli alloggi posti al pianterreno vengano "assegnati per precedenza agli invalidi che hanno difficoltà di deambulazione, qualora gli assegnatari ne facciano richiesta".
Riserva di alloggi
La L.104/92 (art. 31) prevede la "concessione di contributi in conto capitale a comuni, istituti autonomi case popolari, imprese, cooperative o loro consorzi per la realizzazione con tipologia idonea o per l'adattamento di alloggi di edilizia sovvenzionata e agevolata alle esigenze di assegnatari o acquirenti handicappati ovvero ai nuclei familiari tra i cui componenti figurano persone handicappate in situazione di gravità con ridotte o impedite capacità motorie".
La Legge 179/92 prevede inoltre che " le regioni nell'ambito delle disponibilità loro attribuite, possono riservare una quota non superiore al 15% dei fondi di edilizia agevolata e sovvenzionata per la realizzazione di interventi da destinare alla soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali individuate, di volta in volta, dalle regioni stesse".
RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali)
Sono strutture residenziali del SSN che forniscono assistenza sanitaria (medica, infermieristica e riabilitativa) ad anziani e disabili non autosufficienti e non assistibili a domicilio, seppure con intensità di cure inferiore a quella prestata in strutture riabilitative (v. Legge 67/88 e DPCM 22.12.89).
In base a norme regionali (cfr. per la Campania la L.R. 11/07):
Assistenza domiciliare
L' assistenza domiciliare è stata definita dall' Organizzazione Mondiale della Sanità come "la possibilità di fornire presso il domicilio del paziente quei servizi e quegli strumenti che contribuiscono al mantenimento del massimo livello di benessere, salute e funzione".
Centri socio-educativi diurni
Sono strutture integrate non residenziali che ospitano disabili non più in età scolare con marcata compromissione dell'autonomia personale e che hanno lo scopo di sviluppare le residue capacità educative e di consolidare i livelli acquisiti. Il centro diurno, secondo quanto previsto dalla legge n. 328/00, dalla Legge Regionale 38/96 e dalla Legge Regionale n. 41/03, si configura quale spazio appositamente strutturato e pertanto idoneo a favorire il processo di crescita e d'integrazione sociale di persone temporaneamente o permanentemente disabili, fornendo valide occasioni per sviluppare e/o migliorare le capacità relazionali e i legami che l'individuo instaura con la comunità. Tale struttura, ha pertanto lo scopo di svolgere una funzione socio - educativa sul singolo individuo, mirata a recuperare le capacità fisiche ed intellettuali residue per migliorare il livello interrelazionale e d'inserimento sociale.
Centri socio-riabilitativi diurni
Il Centro socio-riabilitativo diurno è una struttura socio-sanitaria a carattere diurno destinata a cittadini disabili gravi.
Centri socio-riabilitativi residenziali
è un servizio socio-sanitario destinato a persone con grave disabilità fisica, intellettiva o plurima con diverso grado di non autosufficienza fisica o relazionale, prive del sostegno di familiari o per i quali non sia possibile la permanenza nella propria abitazione.
Il centro residenziale ha tra le proprie finalità di garantire percorsi educativi per il mantenimento e lo sviluppo dell'autonomia personale e sociale, interventi assistenziali per sostenere l'autosufficienza e favorire l'autonomia personale e sociale, attività ricreative, occupazionali e di partecipazione alla vita sociale, in particolare nella comunità locale.
In relazione ai bisogni dei singoli utenti ed in accordo con l'Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente vengono garantiti assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi.
Comunità-alloggio
La Comunità alloggio per disabili è un servizio residenziale che si propone l'accoglienza di persone disabili in stato di necessità. La concezione di Comunità alloggio per persone portatrici di handicap è quella di luogo di riabilitazione sociale strettamente integrata con il Servizio ASL dove vengono svolti interventi che cercano di rispondere ai bisogni della persona provvedendo:
  • A offrire un ambiente protetto, nel rispetto delle esigenze di ogni utente, garantendo agli ospiti un'esperienza di vita simile a quella in ambiente familiare;
  • A mantenere e recuperare i livelli di autonomia delle persone adulte con disabilità, sulla base del piano personalizzato di assistenza; 
  • A sostenere le famiglie di origine con difficoltà nell'accudimento del familiare con disabilità.
 
Gruppi-appartamento
Sono strutture residenziali che hanno le caratteristiche della comune abitazione civile e che ospitano un limitato numero (di norma, non più di 5) disabili privi di famiglia o che non possono o non vogliono vivere nella propria. Per il resto queste strutture sono simili alle comunità-alloggio.
Contributi economici
Sulla base di norme regionali o autonomamente i Comuni possono prevedere forme di assistenza economica - non continuativa e per particolari esigenze - a favore di famiglie con portatori di H.
Servizio trasporto
Sulla base di norme regionali o di provvedimenti comunali per i disabili e loro accompagnatori possono essere previsti trasporto gratuito (individuale e collettivo) e agevolazioni tariffarie
Sport e tempo libero
Sulla base di norme regionali o autonomamente, i Comuni possono agevolare i soggetti H nella frequenza di strutture educative, sportive e del tempo libero.
Soggiorni estivi
I Comuni possono promuovere soggiorni turistici opportunamente organizzati per favorire l'integrazione e la socializzazione dei soggetti H.
Come fare ?
Gli interventi assistenziali possono differenziarsi notevolmente da una località all'altra, sia perché variano le disposizioni regionali, sia perché possono essere diverse le risorse finanziarie disponibili nei bilanci comunali da destinare ad iniziative di questo tipo, che, spesso, i Comuni promuovono autonomamente.
E' opportuno rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di residenza per conoscere gli interventi attivati a livello locale, ovvero alle organizzazioni sociali e del volontariato presenti sul territorio.